La "Roggia Mora"

Il percorso della Roggia Mora fu costruito grazie a Ludovico Sforza detto il "Moro" nel 1488; la decisione fu presa per irrigare i suoi possedimenti situati vicino al Ticino nella campagna vigevanese. Il progetto, forse di Leonardo Da Vinci, prevedeva la derivazione delle acque del fiume Sesia, sfruttando in gran parte corsi naturali e canali preesistenti.

Possiamo individuare due zone di irrigazione:

  • La prima da Prato Sesia, attraverso i paesi di Romagnano, Sizzano, Fara e Briona, giunge all'Agogna per poi finire nel Terdoppio;
  • Uscendo, poi più a valle, costituisce poi una seconda zona di irrigazione: passante per Trecate, prosegue per Cerano, Cassolnovo, Vigevano ed infine si perde nelle campagne della Sforzesca, località di caccia preferita dal duca. 

Il progetto dello Sforza è accettato con gioia dai trecatesi, perché un corso d'acqua nel centro abitato era igienicamente molto importante. Così si provvede al rafforzamento delle sponde in muro e alla ristrutturazione dei ponti già costruiti nei secoli scorsi in corrispondenza delle porte di accesso.

Alcuni secoli dopo, agli inizi del 1900, l'economia del paese si industrializza e la roggia subisce gravi conseguenze. Alle acque di lavatura delle stoviglie, si aggiunge un indiscriminato scarico fognario abusivo; divenuta ricettacolo di ogni rifiuto e privata del normale flusso d'acqua diventa un ripugnate letamaio. L'Amministrazione Comunale nel 1955 ne delibera la copertura. La Roggia Mora, con il suo percorso lungo più di 6 Km, si divide in due rami : uno chiamato Moretta, scorre fuori dal paese, percorrendo via Barassino, via Novara e proseguendo poi per Sozzago, l'altro con il nome di Mora Cerca giunge da via Bettole e circonda il paese. Tra via Verdi e via Mazzini inizia il tratto di uscita dal paese.

Seguire il corso della Roggia Mora è particolarmente interessante, non solo perché si scoprono ambienti naturali tipici della collina e della bassa pianura, ma soprattutto perché possiamo rivivere la storia economica della nostra zona per ottocento anni, giacché la parte superiore del corso, con il nome di Roggia Novarese risale alla prima età comunale. Le tracce di quei tempi lontani sono tuttora visibili negli insediamenti agricoli, nei castelli merlati, nei mulini e nelle antiche locande. Raramente un corso d'acqua ha avuto tanta incidenza sull'ambiente sociale ed economico, in particolare quando, sotto gli Sforza, la Roggia Novarese cambiò nome ed allungò notevolmente il suo percorso, apportando notevoli benefici a tutti i territori che da Romagnano Sesia, attraverso Novara, Trecate e Cerano si estendono fino al Vigevanese.

I testi e le foto presenti in queste pagine sono stati liberamente tratti da:

"Storia, artisti e documenti" Vol 5 - Trecate Edito dalla Provincia di Novara nel 1993

Gli autori dei vari testi da noi riportati sono:

PIER LUIGI LOCATELLI & MARIA GRAZIA CANESTRINI

Fotografie a cura dello Staff di www.lapiazzaditrecate.it

 

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